Persuasion and Cultural Memory in Late Republican Rome:

Cicero’s Catilinarians and Philippics as Memory Discourses

Lyon, 6-7 november 2025

This conference seeks to situate Cicero’s Catilinarians (63 BCE) and Philippics (43 BCE) within the framework of memory studies, analyzing them as “discourses of memory.” The aim is to examine these texts as exemplary instances of the mechanisms and stakes of cultural memory during the Late Republic, focusing on two pivotal moments: the crisis of 63 BCE on the one hand, and the aftermath of the Lupercalia and Caesar’s assassination in 44–43 BCE on the other. These two “Ciceronian moments” bracket a critical transitional period in the political history of the Vrbs.

In these two oratorical corpora, memoria emerges as a central element in Cicero’s rhetorical strategy (to persuade and move) as he confronts Catiline and Mark Antony, whom he portrays as hostes. In both crises, the invocation memory – of the res publica, of Cicero’s role in defending the Senate, and of the libertas populi Romani– becomes a key issue in the first and final acts of Cicero’s consular eloquence, whether before the Senate or the Roman people. In both cases, the future of the Republic is at stake: to preserve liberty or witness the demise of the Res publica.

***

Persuasione e memoria culturale nella Roma tardo-repubblicana:
le Catilinarie e le Filippiche di Cicerone

Università di Lione 3, 6-7 novembre 2025

Questo convegno si propone di collocare le Catilinarie (63 a.C.) e le Filippiche (43 a.C.) di Cicerone nell’ambito dei memory studies, per leggerle come «discorsi memorialistici». L’obiettivo è comprendere queste due opere come discorsi esemplari del funzionamento e delle implicazioni della memoria culturale alla fine della Repubblica, in due momenti particolari: da un lato, la crisi dell’anno 63; dall’altro, gli eventi successivi ai Lupercalia e all’assassinio di Cesare nel 44-43, due episodi ciceroniani che delimitano un periodo di transizione nella storia politica dell’Urbs.

In questi due corpora oratori, la memoria gioca un ruolo centrale nella strategia oratoria (convincere ed emozionare) che l’Arpinate mette in atto contro Catilina e Marco Antonio, presentati come hostes. In entrambi i momenti di crisi, il richiamo alla memoria – della res publica, del ruolo di Cicerone stesso nella difesa del Senato e della libertas populi Romani – appare come una questione cruciale nella prima e nell’ultima presa di parola in qualità di consolare da parte di Cicerone, sia di fronte al Senato sia di fronte al popolo. In entrambe le occasioni, il futuro della Repubblica è in gioco: o si preserva la libertà o si assiste alla morte della res publica.